Grazie a voi....

E' da tanti anni che mi sono ammalato di fotografia. Ormai temo che non guarirò.
I miei genitori Biagina e Vincenzo per primi alimentarono questa passione che crebbe sempre più durante quelle indimenticabili proiezioni di diapositive nel salotto di Franco Trafficante e Christina in compagnia di Alessandro Sacchetti, Riccardo Romanelli, Stefano Guiducci, Daniele Occhiato, Simone Guidotti, (...) il maestro Giuliano Cappelli..... tutti Naturalisti fotografi negli anni in cui la natura non era un soggetto alla moda.
La mia indole solitaria non mi ha certo spinto a condividere con altri questa passione, tuttavia ricordo con piacere le tante (ma mai lunghe!) ore di appostamento trascorse con Renato Costi fotografo e Cacciatore del Mugello o con Roberto Migliorini con cui ho teorizzato (e poi applicato) molte tecniche di ripresa supportate dai preziosi e generosi consigli "elettronici" di Giorgio Scarso.
Sono stato fortunato ad essere socio del club fotografico "Il Cupolone" di Firenze. Oltre ad avere imparato molto sull'estetica dell'immagine è lì che ho consosciuto il mio amico Francesco Sberna meticoloso e attento fotografo ma anche esperto arrampicatore con cui ancora oggi faccio splendide passeggiate. E' sempre grazie al Cupolone che ho avuto la fortuna di incontrare Enrico Donnini, per me impareggiabile "scrittore" attraverso immagini e suoni: i sui lavori da sempre mi colpiscono profondamente.
La fotografia e la passione per la natura nel Mugello non potevano certo tenermi lontano da Massimo Del Guasta un folletto stracolmo di fantasia, di conoscenza naturalistica e nozioni tecniche mai sciovinate tanto per fare. Da lui a Pino (Giuseppe Campisi) il passo è stato breve: la sua simpatia e la voglia di scattare fotografie in compagnia sono per me validi motivi per non uscire sempre da solo.
C'è poi un tipo di fotografia che non si fa da soli: è la fotografia in grotta. E' solo grazie agli amici del gruppo speleo SST con Carlo Carletti (amico dai tempi degli scout), Barbara Cartigliani, Ivano, Leonardo (...) che sono riuscito a portare la mia macchina fotografica dove la luce del sole non entra mai.

Ho cercato di ringraziare molti amici che mi aiutano e mi hanno supportato in questa attività. Ce ne sono tanti altri che spero non si risentano se solo non ho potuto nominarli in questo spazio.

Ma se ancora oggi riesco a trovare il tempo da dedicare alla fotografia è solo per merito di Cristina che spesso si accolla la gestione dei figli e della casa lasciandomi giocare al fotografo.